Le redazioni italiane sono composte dal 42% di giornaliste, stando agli ultimi dati Inpgi ed Eurostat. Un numero che è cresciuto negli anni, in particolare in due periodi precisi - gli anni '70 e '90 - che hanno segnato un ingresso più sostanzioso delle donne nel giornalismo. Nonostante le sfide e i pregiudizi, sono molte le figure femminili che hanno portato un contributo importante alla storia e all'evoluzione della professione giornalistica e dell'informazione culturale. Fornendo diversi esempi, questo libro ripercorre gli sviluppi principali della storia del giornalismo "femminile" italiano, evidenziando i cambiamenti degli argomenti principali di cui le donne, per obbligo o per scelta, si sono occupate maggiormente a seconda dei periodi storici. I giornali di moda e le riviste "femminili" sono stati il settore dominante fino agli anni 70, mentre dal ventennio successivo ha iniziato a farsi strada la figura della reporter di guerra. Il capitolo finale focalizza l'attenzione su donne e giornalismo culturale e sui nuovi format nati con la rivoluzione digitale. In appendice tre interviste alle giornaliste italiane Agnese Pini, Emma Farné e Alessandra Sardoni. Prefazione di Piero Dorfles.