La santa canaglia. Etnografia di militanti politici di banlieue

Editore: Ombre Corte
EAN: 9788869482649
Pagine: 345 p. , Libro in brossura
In commercio dal: 23 giugno 2023
Collana: Culture
A partire da 25,00 €

Descrizione

L'immagine terrorizzante delle periferie francesi come ghetti urbani in preda a interminabili guerre intestine è funzionale alle autorità politiche per proporre "soluzioni" come la politique de la ville o il "Piano Marshall per le banlieues". Le banlieues paiono non avere diritto a un esame minuzioso, oggettivo, meditato sul piano politico e mediatico oltre che, cosa forse più grave, sul versante della ricerca sociale. Eppure, il movimento collettivo politico di banlieue e il suo repertorio d'azione sembrano aver fatto scuola. L'acuirsi della crisi economica ha catapultato al centro della scena in tutta Europa un vasto proletariato giovanile metropolitano di cui nessuno oggi osa negare l'esistenza e la progressiva estensione. L'autore di questa ricerca "militante", svolta nelle periferie parigine, analizza le caratteristiche che contraddistinguono il movimento collettivo politico di banlieue oggi. Dall'eredità del passato di rivolta più e meno recente alle prospettive future, ciò che emerge dalle interviste e dagli interventi assembleari a cui il volume dedica un'ampia sezione è un quadro sorprendente che, a dispetto di gran parte delle teorizzazioni sociologiche degli ultimi quarant'anni, ci parla ancora di impegno, solidarietà e lotta di classe. Perché la banlieue è appunto il luogo di concentrazione dei figli della classe operaia, dei proletari e dei sottoproletari: uno spazio che, in una fase di crisi sistemica del capitalismo, diventa l'ultima frontiera del controllo sociale e, simultaneamente, della possibile rivolta sociale, rifugio di un capitalismo in crisi e dei suoi poteri ancillari e avanguardia di nuove schiere di proletari pronte all'azione. "L'autore, e qui sta il vero 'segreto' del libro, compie un'operazione molto semplice: osserva il popolo di banlieue non come l''altro' bensì come uno dei tanti 'noi' che popolano le metropoli imperialiste. Un passaggio apparentemente banale ma che, se posto a confronto con le varie narrazioni della e sulla banlieue, assume i tratti di una vera e propria rivoluzione copernicana" (dalla Prefazione di Emilio Quadrelli).

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