Dopo aver affrontato nel primo volume il potenziale politico dell'erotismo e del sesso, adrienne maree brown estende la sua esplorazione del piacere a uno spettro più ampio di ambiti e possibilità, fino a includere le esperienze in cui ritrovare il piacere è una sfida. Accanto alle conversazioni sull'uso sano e consapevole delle droghe, sulla gioia del prendersi cura e del coltivare relazioni libere, sul piacere di abbigliarsi e performare su un palcoscenico, sull'umorismo e la risata come strategie politiche, l'autrice ci offre le voci di attiviste che incarnano e ispirano la politica del piacere, mettendolo al centro dell'esistenza anche in circostanze di cui spesso consideriamo soltanto gli aspetti più spiacevoli: l'età che avanza, i traumi profondi e gli abusi subiti durante l'infanzia, la perdita, la disabilità, la malattia. Il piacere è forza e medicina, imparare a godersi la vita non è una strategia di sopravvivenza, ma la premessa necessaria per scatenare l'energia collettiva contro le ingiustizie e le oppressioni del nostro presente distopico.