Le situazioni emergenziali - dagli eventi climatici estremi alle crisi umanitarie, economiche e sanitarie - possono rivitalizzare e, al tempo stesso, trasformare il campo del volontariato. Favorendo l'attivazione di individui con un profilo più eterogeneo da quelli che sono soliti mettersi in gioco attorno a specifiche istanze, possono sollecitare la nascita di nuove realtà e di nuovi approcci per affrontare bisogni emergenti, aprendo ad opportunità inedite di innovazione sociale ed a possibili forme di ibridazione tra volontariato ed attivismo. Il volume restituisce gli esiti di una ricerca basata su numerose interviste a volontari impegnati a fornire supporto a migranti in diverse condizioni di bisogno in un arco di tempo delimitato da due crisi: la "crisi dei rifugiati" del 2015 e la crisi pandemica del 2020. Lo studio mostra che i volontari possono giocare un ruolo importante nel favorire traiettorie di avanzamento, autonomia ed inclusione. Attraverso relazioni che si affiancano e, al contempo, si distinguono da quelle professionali, contribuiscono ad animare diverse visioni e pratiche di cura, mediando l'accesso a risorse di particolare rilievo e contribuendo così a rinegoziare i confini della cittadinanza sociale. Queste forme di aiuto, solidarietà e sostegno rendono quello dell'impegno a favore dei - e con i - migranti un campo complesso, articolato e plurale, attraversato da molteplici trasformazioni, in cui le crisi hanno lasciato tracce persistenti.