La domanda che George Boas si pone in questo breve ma denso libretto è: quando i bambini sono diventati un modello a cui guardare? Nei cinque capitoli tematici che compongono il saggio egli mostra come il culto della fanciullezza diffuso nella società contemporanea abbia in realtà un lungo periodo di elaborazione alle spalle e mette in luce alcuni momenti salienti della sua affermazione attraverso testimonianze tratte dalla storia della filosofia, della pedagogia e dell'arte. Con grande maestria nel selezionare e far dialogare le fonti più disparate, Boas riesce a tracciare in poche pagine un percorso affascinante all'interno della storia della cultura occidentale, che da Platone arriva fino a lambire gli anni Sessanta del Novecento, presagendo per certi versi l'esplosione della contestazione giovanile. Tali caratteristiche fanno de Il culto della fanciullezza non solo un classico degli studi sull'infanzia, ma anche uno degli esercizi più riusciti di storia delle idee.