Hanno tra i diciotto e i trent'anni. Studiano, lavorano, viaggiano, stanno sul divano e ascoltano podcast. Sono disoccupati o in cerca di lavoro, menti eccelse o persone mediocri. Alcuni si accontentano, altri meno. Usano lo smartphone, i social e si incontrano nei bar per fare aperitivo. Si innamorano, a volte soffrono. Sono molto sensibili alle tematiche ambientali, perlopiù solidali, di tanto in tanto un po' distratti. Per loro la politica è un affare sociale, sono avulsi da retaggi partitici e scelgono, ogni giorno, se perseguire obiettivi e come perseguirli. Sono I Solisti, i giovani del 2020, quelli che rischiano la vita per aiutare i bambini in zone di guerra, quelli che vivono a casa con i genitori, quelli che si trasferiscono all'estero per fare il lavoro che amano. Quelli che scelgono di rischiare e quelli che invece non lo fanno. Questo libro parla di loro, della generazione globale dei giovani d'oggi, e lo fa attraverso la voce di personaggi illustri. Lungi dal fare classificazioni, emettere sentenze, rievocare stereotipi, Michela Marzano, Pablo Trincia, Marino Niola, Francesco Cavalli, Irene Soave, Fabio Geda ci dicono la loro sui Solisti. Prefazione di Tommaso Labate.