Zygmunt Bauman, una delle figure più rappresentative della sociologia contemporanea, racconta il suo percorso intellettuale, mostrando come le sue analisi della modernità costituiscano la sostanza morale del rifiuto di accettare che il mondo non possa essere cambiato. Nel solco classico degli studiosi interessati agli effetti sociali e culturali della modernizzazione, Bauman rivolge ai fenomeni "globalizzanti" legati alle trasformazioni sociali, politiche ed economiche degli ultimi anni uno sguardo sociologico orientato più alla comprensione che all'analisi quantitativa, come invece vorrebbe la moda economicistica.