Un saggio che si fa racconto, in un viaggio che da Nord - dalla Milano di fine anni Ottanta - arriva in quel Meridione vero, autentico, arido, alla scoperta della granita, e di un'isola. Da una tappa all'altra - fra bar, gelaterie e pasticcerie -, guidati dalle consistenze, dai sapori e dai colori più diversi, ci ritroviamo così ad accompagnare l'autore in questo suo peregrinare per le strade polverose e assolate della sua Sicilia in cerca di una buona granita in coppa, bicchiere o calice da gustare, a seconda della provincia, con panna o macchie di caffè e cioccolato e da consumare insieme alla "brioscia" con o senza tuppo, al pane bianco o nero dell'Etna, al biscotto stretto e lungo messinese o così com'è priva di altre aggiunte o guarnizioni. Facendo riecheggiare tra le pagine i propri ricordi e le parole di scrittori, romanzieri e contastorie che della granita siciliana hanno lasciato traccia nelle loro opere, Barbera mette a punto - masticando una lingua che si nutre delle sue stesse origini - una narrazione che in questo itinerario unisce immagini, sentimenti e umori di tutta una terra.