Nonostante il crescente interesse per le aree metropolitane, gli studi si sono sinora prevalentemente focalizzati sulle loro zone centrali, prestando meno attenzione ai territori sub e peri-urbani. Tuttavia i dati mettono in evidenza che sono i territori secondari a essere interessati dalle più significative trasformazioni nelle attuali metropoli policentriche. «Territori in bilico», laddove l'instabilità rimanda sia alla collocazione liminale sia all'equilibrio instabile che ne caratterizza la fase di sviluppo, di questi territori viene analizzato il tema della coesione e delle disuguaglianze. L'attenzione al caso milanese è finalizzata ad offrire evidenze empiriche al dibattito sui processi di metropolitanizzazione e sullo sviluppo sostenibile dei territori marginali. La scelta dei casi studio - il Nord Milano, l'Alto Milanese e il Vigevanese -, è motivata dalla centralità che essi hanno avuto nei trent'anni di forte industrializzazione del dopoguerra e dai diversi gradi di dipendenza che oggi, come in passato, i loro territori hanno rispetto al core metropolitano. Una seconda finalità del testo è indagare le risorse territoriali - attori, reti, strategie, politiche e visioni - attivate nei diversi territori per promuovere la coesione sociale e lo sviluppo sostenibile.