Sheffield, Lille, Bilbao, la Ruhr, Belfast, Torino. Sei casi di periferie industriali europee trasformate a fine secolo in altrettanti simboli della crisi dell'economia manifatturiera del Vecchio Continente. All'incrocio tra marginalità e ripresa, immigrazione e gentrificazione, declino e riscatto sociale. Nella convinzione che ciò che oggi è periferia sia solo il fotogramma di una realtà in trasformazione. Perché le città sono equilibri precari di storie, interessi, progetti e fallimenti. La periferia non è per sempre. Le periferie sono il luogo in cui la fame sociale e la voglia di riscatto possono diventare una molla potente. Questo libro le osserva da angolazioni differenti, con lo sguardo di sociologi, economisti, geografi, antropologi, storici, giornalisti, politici e attori del sociale. Per chiedersi se proprio dalle periferie più che dai centri storici scintillanti possa venire un mutamento in grado di trasformare il modo di vivere nelle città. Dai diamanti non nasce niente, cantava De Andrè.