I 40 anni di un supplemento culturale sono un traguardo davvero invidiabile. E ripercorrere questi anni, questi decenni, significa, sfogliando la collezione, imbattersi nella straordinaria qualità di interventi, idee, recensioni che la Domenica ha proposto ai suoi lettori. E significa dover operare, da parte di un curatore, scelte drastiche - trascurando sicuramente firme a voi care, argomenti, situazioni, occasioni - anche solo per dare un'idea di ciò che questi anni, e i tanti collaboratori passati di qui, hanno rappresentato. È un modo per sottolineare che si può fare (si è fatto, per lo meno) ottimo giornalismo culturale, e per ben quattro decadi, unendo la forza e l'autorevolezza dei collaboratori con le tipicità del lavoro e dell'espressione giornalistica. Un risultato, credo, non da poco.