Ogni interrogativo sul tempo rappresenta per gli esseri umani un viaggio nell'incognito. Forse per questa ragione, tutte le società sviluppano norme, aspettative e status di età espressi da orari e calendari che servono a orientare le vite individuali. Il tempo in più da vivere, connesso all'allungamento delle aspettative di vita che si sta registrando in tutti i Paesi del mondo, è diventato un elemento costitutivo delle mappe cognitive degli individui, dischiudendo insieme domande di nuove età e di maggiore flessibilità. Si disegna così lo spazio per nuovi modi di vivere il tempo, a livello individuale e collettivo. Il volume interpella una grande città come Milano ad assumere la consapevolezza del fenomeno dell'invecchiamento della popolazione, della convivenza di più generazioni, dei nuovi e diversi modi di interpretare l'età anziana non in opposizione alle altre stagioni della vita ma come esplorazione di un passaggio che trasforma e porta a compimento la complessità dell'esistenza. Si suggeriscono alcune prospettive di analisi e di metodo per alimentare una pubblica discussione che guardi all'invecchiamento come un'occasione di innovazione non solo sociale e culturale, ma anche nei suoi rilevantissimi risvolti istituzionali, economici e scientifici.