Nelle regioni italiane è in corso una sorta di operazione diffusa per ottenere leggi regionali che obblighino gli ospedali a procurare la morte, assistendo medicalmente e farmacologicamente chi chiede di suicidarsi. È una prospettiva buona? O, utilizzando il potente strumento della "legge", si strutturerà un messaggio di disvalore, di scarto verso i più fragili e sofferenti? Oltre cento associazioni, nell'ambito del network "Ditelo sui tetti" e il Centro Studi Livatino, si sono poste 50 domande sul "fine vita", con l'obbiettivo di poter sempre aver cura della vita. Un livello dal tono volutamente discorsivo e non tecnico, per aiutare tutti a formarsi un giudizio su una frontiera che, nell'attuale "cambio d'epoca", ci interroga sempre più da vicino.