L'orientamento sessuale di una persona è parte costitutiva della sua identità personale. Negli ultimi decenni un insieme di cambiamenti culturali hanno favorito una serie di riflessioni sociali e scientifiche sugli orientamenti sessuali, e la diffusione della rete e dei social hanno consentito la condivisione, su larga scala, di queste tematiche. È emerso che le persone che si riconoscono nell'acronimo LGBQ+ - appartenendo a un gruppo minoritario rispetto al contesto eteronormativo della nostra società - hanno minori possibilità d'accesso ai servizi di prevenzione, nonostante la letteratura scientifica rilevi una maggiore incidenza di patologie somatiche e psichiche rispetto alla popolazione generale. Ne consegue una vera e propria iniquità sanitaria. Inoltre, la concezione essenzialista e statica dell'identità sessuale - che ancora caratterizza parte significativa della cultura clinica eteronormativa - ha limitato lo sviluppo di competenze specialistiche inerenti ai modi di essere delle persone che non si riconoscono nella maggioranza, impedendo, di fatto, una piena diffusione in ambito psicologico delle conoscenze teoriche e delle prassi cliniche inerenti alla diversità nell'ambito della sessualità. Questo testo è stato pensato per i clinici d'area psicologica e psichiatrica, ma anche per tutti coloro che desiderano approfondire il mondo dell'affettività e della sessualità. A partire da un'esaustiva presentazione teorica sui temi dell'identità sessuale, intesa nelle sue molteplici dimensioni esistenziali, vengono mostrate le principali linee guida internazionali e i principali protocolli terapeutici per la presa in carico psicologica di pazienti che si identificano a vario titolo nell'acronimo LGBQ+.