Il progetto Bell' Buon e Giusto promosso da Fondazione Valenzi ha offerto a quattro Scuole attività extracurriculari di educazione alla legalità attraverso l'arte, grazie anche alle esperienze di Dis@net, Aporema Onlus e Ascender del gruppo Libera. Il coordinamento scientifico di Maria D'Ambrosio e la sua ricerca con il gruppo embodied education - in particolare con Alessandra Asuni, Enrica Spada, Giulia Angrisani e la connessione con il Collettivo Needle Napoli - hanno fatto da innesto per un certo attivismo pedagogico e uno sguardo critico che tiene insieme Etica ed Estetica e sperimenta metodologie performative per rendere fecondo il 'fare scuola' in senso trasformativo e tenere lontana qualsiasi forma di obbedienza, in nome di un paesaggio civile e quindi di un'educazione civica fatta ad arte. Nel testo si riflette sulla necessità di prendersi cura di quel paesaggio e quindi del nesso tra corpi e spazi, come tra Pedagogia e Architettura e tra Arte e Educazione, come focus metodologico per ripercorrere la formazione dei formatori, la co-progettazione e rigenerazione di spazi scolastici esterni divenuti installazioni permanenti e la produzione di un film breve.