Questo libro propone un viaggio nella storia delle shock terapie, che precedono e accompagnano l'applicazione della corrente elettrica al cervello degli esseri umani, per provocare uno shock, ritenuto appunto "terapeutico". Il collettivo antipsichiatrico Antonin Artaud documenta come l'elettroshock non sia un metodo desueto, ma come esso continui ad essere utilizzato anche in Italia, dove lo si pratica in più di novanta strutture pubbliche e private. Per sfatare il mito che le shock terapie, comprese quelle elettroconvulsive, siano barbarie di altri tempi, gli autori propongono le testimonianze di persone in carne ed ossa, vive e vegete, che sono state sottoposte all'elettroshock. Inoltre ci informano che viviamo in un Paese nel quale vietare queste pratiche è stato dichiarato incostituzionale. Questo lavoro vuole essere uno strumento per ampliare la riflessione e il confronto sul delicato tema dei metodi terapeutici ai quali le persone, soprattutto quelle vittime di etichette psichiatriche, vengono costrette, il più delle volte senza esserne nemmeno informate.