Il volume risponde all'impegno scientifico, educativo, politico e sociale di affrontare la molteplicità dei silenzi delle donne vittime di violenza e il conseguente più grave silenzio dei minori vittime di violenza assistita che entrano in questa "spirale della violenza di genere". Con uno sguardo ampio, che attraversa diverse discipline e latitudini, che interroga le paure, l'impotenza delle donne violate, i corpi del femminicidio, delle vittime di maltrattamenti e abusi e quelle di violenza assistita, si costruisce una traccia di speranza e di riscatto che intreccia anche le voci di chi resiste, di chi si oppone e di chi lotta. Le Autrici, con le loro molteplici narrazioni, reagiscono all'"afonia sociale e politica" attraverso la militanza nella ricerca accademica, impegnata a trovare dialogo, risonanza critica, prassi e progettualità con il territorio. In una logica di partenariato, il volume intende proporre linee per generare solidarietà sociale, cambiamento, resistenza culturale ed etica, promuovendo empowerment e costruendo un processo polifonico, in un pluralismo di voci, per favorire "coscientizzazione" intorno ai mille volti della violenza.