I cambiamenti del corpo convocano l'adolescente a fare i conti con una riattivazione pulsionale, rapide trasformazioni, nuovi sguardi e con un complesso lavoro sull'immagine e il riflesso. Da sempre protagonista di questa età, lo specchio assume oggi anche la forma dello schermo, una superficie che non solo amplifica lo sguardo, restituendo numerose immagini, ma che proietta anche un'immagine virtuale mutevole e in continua costruzione. La connessione diviene quindi una prerogativa per gli adolescenti, impegnati nella definizione dell'identità anche attraverso la rete: uno spazio dove esprimere e scoprire passioni, ma che non è esente da pericoli e comporta il rischio di una sconnessione da ciò che li circonda e dai vissuti del corpo. Considerando la tecnologia elemento interiorizzato e prolungamento di sé, il presente testo indagherà dunque il nesso corpo-oggetto e i possibili effetti dei device sul corpo in pubertà e adolescenza, sviluppando il discorso del volume precedente, "In-corporati".