La pandemia da SARS-CoV-2 è stata una valanga invisibile che ha investito tutti all'improvviso. Ad un anno esatto dall'inizio dell'esplosione, questo libro raccoglie riflessioni ed esperienze condivise nel corso di mesi che hanno segnato le vite di tutti e in particolar modo le vite dei pazienti oncologici, da psicologi che si sono trovati a tratti disarmati dinanzi a tali repentini cambiamenti. Le iniziali chiusure di reparti e ambulatori li hanno lasciati con il timore di abbandonare i propri pazienti, di non poter essere d'aiuto in un momento di grande emergenza. Cercare di capire i bisogni dei pazienti oncologici durante l'emergenza legata alla rapida diffusione del virus è emersa come una questione centrale ed estremamente importante, che si è declinata in vari aspetti. Grande era la difficoltà di gestire il lutto e il trauma, gli aspetti comunicativi - in particolar modo riguardante una diagnosi infausta - i vissuti di impotenza, il senso di disorientamento, di incertezza del contesto e del futuro, le problematiche legate all'isolamento e all'assenza di relazione con le figure di riferimento quale i caregivers...