Per tanto tempo gli uomini hanno associato la città a criteri di ordine, eleganza, raffinatezza, creandone il mito. Di cui qui si racconta, a partire dal Basso Medioevo e per quanto riguarda l'Occidente, l'ascesa e la caduta. Se noi esseri umani pensiamo attraverso le immagini, le città offrono un punto di vista privilegiato e un terreno ideale. Nel vagliarle, questo libro non ha distinto tra cose culturalmente alte e basse, obbedendo al principio della democrazia dello sguardo. Ma senza voler ottemperare ad un ideale artistico-politico. La pari dignità delle cose rappresentate è stata invece funzionale ad una comprensione più completa delle situazioni... Oggi la vita delle città sembra essersi cacciata in un vicolo cieco, anzi in un labirinto. Dal labirinto le città possono uscire solo spiccando il volo, come avevano fatto alla fine del primo millennio dell'era cristiana. Patrizio Arpetti con le sue opere desidera contribuire a rendere un po' più avvincente lo studio della Storia, la materia che lo ha sempre appassionato.