Una delle più importanti conquiste degli studi femministi è stato comprendere come il genere sia un costrutto, sociale e storico, e non una caratteristica interna e immutabile. Ebbene, se applichiamo questa stessa idea anche al genere maschile, non possiamo far altro che ammettere che anche la mascolinità è qualcosa di costruito culturalmente, ed è quindi passibile di cambiamenti. Una diversa concezione di mascolinità significa anche una differente visione della paternità? Come cambierebbe le relazioni tra i generi? Questi e altri problemi vengono qui esaminati, tentando di dar loro una risposta concreta. Tuttavia ciò che conta, alla fine, è che l'esplorazione di mascolinità alternative apra uno spazio per quegli uomini che mettono in dubbio il modello dominante, mostrando che il cambiamento è possibile e reale. In equilibrio tra personale e sociale, Armengol ribalta la prospettiva: l'uomo bianco eterosessuale non è più la norma a cui rapportare il resto del mondo e appaiono quindi evidenti i modelli culturali a cui questo è sottoposto. "Riscrivere la mascolinità" mira a fornire un approccio interdisciplinare alla questione, necessario per comprendere meglio le vite degli uomini e per poterle ripensare e migliorare, in una scia positiva che porterebbe a una società più equa e più felice, per tutti. Così come il femminismo lo è stato per il XX secolo, il cambiamento negli uomini e nella mascolinità può diventare una delle più importanti rivoluzioni sociali del XXI secolo.