Le comunità indigene del Guatemala sono coinvolte in una lunga fase postguerra che aggiunge alle drammatiche fratture del conflitto interno nuove complesse sfide. Questo libro si basa su una ricerca etnografica multisituata realizzata tra la comunità maya mam di Todos Santos Cuchumatán e i gruppi di migranti indigeni in California e in esso si analizzano in particolare due dei fenomeni sociali che segnano la contemporaneità mesoamericana: le migrazioni verso gli Stati Uniti e le politiche multiculturali di sviluppo. Le genealogie storiche di tali fenomeni e le esperienze di vita che essi generano permettono di riflettere su come una comunità indigena riconfigura il proprio sistema di potere e il proprio senso di appartenenza collettivo. I migranti maya si scontrano con i discorsi e le pratiche burocratiche della legalità, con le logiche di verità delle richieste di asilo e con le tensioni razziali delle periferie statunitensi.