Il sistematico respingimento dei migranti alle frontiere esterne dell'Europa si avvale di almeno tre dispositivi che qui vengono portati in evidenza e analizzati. Primo fra essi la cancellazione dell'appartenenza alla specie umana delle persone non ricche e categorizzate politicamente come "non bianche", considerate dalle istituzioni europee e italiane alla stregua di veri e propri nemici da cui occorre difendere il sacro suolo della Patria, con la conseguente militarizzazione delle politiche che le riguardano. L'implementazione dell'uso sempre più pervasivo delle tecnologie digitali al fine di individuare, mappare e controllare le persone che si spostano sulla Terra e stigmatizzare quelle più vulnerabili è pertanto inserita in questo contesto concettuale. Qualora le barriere erette, militari e cibernetiche, non riescano a fermare le persone, anche a costo di lasciarle morire nel tragitto, il terzo dispositivo consentirà di deportarle in Paesi scelti per eliminarle definitivamente dalla nostra percezione. Gli Autori ci invitano a chiederci se siamo veramente così accecati da non riconoscere più l'umanità che ci accomuna a queste persone respinte.