Alex Kerr arriva per la prima volta in Giappone a tredici anni, e si trova di fronte un Paese meraviglioso e misterioso, ancora disseminato delle tracce di una cultura di straordinaria bellezza ed eleganza che sta scomparendo sotto i colpi implacabili della modernità. Kerr decide di fare di "quel" Giappone l'oggetto delle proprie ricerche e della propria passione: si laurea a Yale in giapponese, a Oxford in cinese, si stabilisce a Kyoto e diventa in breve tempo uno dei più stimati studiosi di cultura giapponese. Nei primi anni Settanta acquista una antica dimora rurale nella valle di Iya, una remota località montuosa dell'isola di Shikoku: la restaura con grande attenzione ai materiali e alle tecniche tradizionali e ne fa il punto di partenza di una personale e appassionata ricerca nei confronti del Giappone che scompare. In questo libro, scritto originariamente in lingua giapponese, Kerr ci introduce alle magiche ombre del teatro kabuki, all'arte della calligrafia, alla cerimonia del tè, all'architettura tradizionale, alla semplice bellezza degli oggetti del passato, ai templi zen e ai santuari shintoisti, ai rituali e ai misteri della vita quotidiana; descrive le bellezze. Postfazione di Bando Tamasaburo.