«Solo quando cominci a immaginare, insieme agli altri, qualcosa di nuovo, stai cominciando a realizzarlo»: l'esperienza dell'APSP Abelardo Collini di Pinzolo, descritta nella prima parte del libro, è sintetizzata nelle parole di Ennio Ripamonti. La fragilità riguarda, in qualche misura, tutte e tutti, e il compito della società e delle istituzioni è di averne cura nel modo migliore, garantendo benessere, qualità e dignità nell'accudimento dell'Altro, riflesso di noi stessi. Almeno così si è immaginato a Pinzolo. E così si è cominciato a realizzare, attraverso la formazione e il metodo di Letizia Espanoli descritto nella seconda parte del libro, che costituisce una guida dettagliata per tutte le strutture che vogliano costituire o sviluppare un nucleo Alzheimer.