Un viaggio nel continente africano. Un turismo lento per conoscere i Paesi incontrati in maniera diversa e decidere il ritmo dell'andare. Giornate vissute lentamente, per godersi le bellezze del territorio ed entrare nella cultura e nelle tradizioni di luoghi meno conosciuti e cammini meno battuti, fino a fondersi con esse. È l'avventura del cicloturista Nicola Chiacchio, che nel giugno del 2018 è partito da Madrid con l'obiettivo di arrivare a Timbuktu in Mali. Circa novemila chilometri e un dislivello di trentamila metri. Un viaggio che si interrompe, però, il 3 febbraio del 2019 quando Nicola viene rapito da un gruppo jihadista di Al Qaeda e, per ben venti mesi, si perdono le sue tracce. La mitica città di Timbuktu, in pieno Sahel, non la raggiungerà mai e per lui, quello, rimarrà un viaggio incompiuto. L'autore racconta la storia di questo viaggio nel viaggio attraverso un romanzo ambientato in una piccola caletta dove il protagonista racconta il suo percorso in bici a un frequentatore abituale del luogo. Il dialogo, la conversazione, la descrizione del suo viaggio, la bellezza dei luoghi attraversati, dal momento del rapimento fino al giorno della liberazione, avvenuta l'8 ottobre del 2020.