In continuità con il lavoro di ricerca socio-criminologica iniziato il 2005, che ha come teatro di riferimento la Liguria, questo testo va ad approfondire lo stato della criminalità e della sicurezza urbana percepita con un particolare approfondimento tematico rivolto alla provincia di Imperia. Una realtà di 207.000 abitanti, formata da 27.000 stranieri, pari a circa il 13% del totale. In rapida successione, la metà di questi proviene da Albania, Romania, Marocco e Tunisia, mentre il restante 50% è composto da nazionalità presenti in percentuali inferiori al 4% ciascuna. Si stima che tra i 180.000 residenti di nazionalità italiana, più di uno su tre, sia nativo di quattro regioni del Sud. Lo studio che si va a presentare offre un'analisi complessiva degli aspetti che determinano i fenomeni criminosi presenti in Liguria. Da un paio d'anni viene svolto attraverso una ricostruzione monografica di alcune tipologie criminose presenti nelle diverse province regionali. L'anno scorso è stata la volta di quella savonese. Quest'anno si è inteso spostare i riflettori su quella imperiese. Nel suo complesso, il lavoro presenta un'analisi statistica e una di ricerca qualitativa che, nell'ultima parte, comprende un capitolo interamente dedicato all'andamento dei reati registrati in tutto il contesto regionale. Quest'ultima sezione è accompagnata da alcune considerazioni di indirizzo tecnico-operativo di cui amministratori ed esperti dei settori interessati possono servirsi nell'esercizio delle proprie funzioni. In questo senso, il rapporto annuale sulla sicurezza urbana e la criminalità ligure, sullo sfondo di un approfondimento monografico che prende le mosse dalla realtà imperiese, ha trattato il tema degli aspetti simbolici che gravitano intorno ai sistemi di significati attribuiti alla comparsa di fenomeni criminali di tipo organizzato e mafioso, ha esplorato il servizio operativo di contrasto al fenomeno dell'usura operante ad Imperia, fino a rielaborare il quadro statistico della criminalità nelle quattro province liguri.