Nuova gestione. Da Gabicce Mare a Rimini, questa è la storia di piccoli imprenditori locali che hanno prestato il fianco, molti anche la faccia, a chi gli affari li fa a modo suo. E hanno perso. Teste di legno, cani sciolti organizzati o solitari, ma cresciuti nel brodo torbido della cultura mafiosa. Come squali hanno addentato la preda: i proprietari di storici esercizi turistici della Riviera. Prestiti, società, interessi. E poi usura, intimidazioni, estorsioni. Pistole. Così sono arrivati a gestire hotel, bar, ristoranti e night club, confusi tra le migliaia di luci, ora più opache, della ridente "Romagna felix". Forestieri con pochi scrupoli, determinati a controllare un territorio non più incontaminato e in cui il virus ha attecchito da tempo. E dove "gli anticorpi", ora lo sappiamo, non sono bastati.