Venticinque anni fa due spaventosi attentati mettevano fine alla vita di Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morvillo, di Paolo Borsellino e degli uomini delle loro scorte. Due stragi in cui morivano undici persone mentre ventitré restavano ferite e che avrebbe cambiato per sempre la storia recente di questo paese. La lotta alla Mafia divenne una priorità, venne impiegato l'esercito per il controllo del territorio, le forze politiche scoprirono inaspettate convergenze, la gente si ribellò, soprattutto in Sicilia. Migliaia di lenzuola bianche apparvero alle finestre delle case in segno di protesta, per manifestare lo sdegno contro i carnefici, per ribellarsi al clima di omertà che aveva costituito l'acqua in cui i pesci mafiosi avevano nuotato indisturbati. Venticinque anni dopo cosa resta di quella reazione popolare? Cosa rappresenta oggi la Mafia? Dove è finita l'ala stragista di Totò Riina e dei Corleonesi? Cosa sanno i più giovani dei simboli della lotta alla Mafia Falcone e Borsellino?