Dal 4 giugno 2014 Mose non è più sinonimo di dighe mobili che salvano Venezia dall'acqua alta ma il nome-simbolo del malaffare e della corruzione. Proprio alle 4 del mattino del 4 giugno 2014 scatta il blitz della guardia di finanza che ammanetta 34 persone. Fra gli arrestati il nome che fa il giro del mondo è quello del sindaco, Giorgio Orsoni con l'accusa di finanziamento illecito ai partiti. È un terremoto per la vita della città che si scopre ferita a morte dallo scandalo. Ma non è finita qui: anche in Regione Veneto succede il finimondo perché la procura veneziana chiede l'arresto di Giancarlo Galan, deputato, ex ministro della Repubblica e per quindici anni governatore del Veneto. Nella "retata storica" del 4 giugno cadono anche l'assessore alle infrastrutture Renato Chisso e i vertici del Consorzio Venezia Nuova e l'inchiesta si allarga a macchia d'olio coinvolgendo ministri e portaborse, magistrati e "spioni", grandi aziende e cooperative rosse, politici di Destra e di Sinistra. Il libro di Monica Andolfatto, Gianluca Amadori e Maurizio Dianese racconta nei dettagli e in presa diretta l'inchiesta sul Mose con documenti esclusivi, verbali di interrogatorio e memorie di imputati eccellenti.