Le strade del Kosovo conservano ancora oggi cartelli un po' arrugginiti su cui campeggiano alberelli verdi. Indicavano luoghi sicuri in cui i bambini potevano giocare liberi. Fuori c'erano ancora campi minati, case bruciate e famiglie distrutte dall'odio etnico e dalla guerra. Era il luglio 1999: terminato, almeno sulla carta, il conflitto con la Serbia, in Kosovo erano arrivati i volontari di Amici dei Bambini per portare aiuti a orfani e famiglie. Tra loro c'era anche Laura Scotti, una giovane donna che in 189 giorni cambiò per sempre la sua vita e quella di molti kosovari. Un incidente aereo nei cieli di Pristina spezzò il suo sogno di felicità. I bambini di allora la amano come una sorella, la gente la ricorda come "una di noi". L'autrice ha seguito le orme di quella donna, oggi. E ha ritrovato Laura, nel "suo" Kosovo.