Un aprile piovoso e umido, in un Mugello che sta risollevandosi a fatica dalle miserie della guerra, un venditore ambulante si sposta tra le case abitate dai mezzadri per vendere e acquistare povera merce usata, si muove a lunghe falcate per quei viottoli in una routine pietrificata dai suoi piccoli e grandi impegni. In quell'ultimo suo giorno di vita incontrerà una giovane donna, Miranda, che involontariamente o meno tesserà la tela del destino di quest'uomo. In quel bosco, su quella strada che porta alla "buca" di Tassinaia si consuma qualcosa che andrà oltre il delitto in sé, accadrà qualcosa di storico che tornerà alla memoria dell'Italia intera più di quaranta anni dopo, quando un uomo di nome Pietro Pacciani verrà accusato di essere il serial killer più spietato della storia della cronaca nera del nostro paese: Il Mostro di Firenze. Attraverso la musica popolare, gli atti giudiziari e la storia del secondo dopo guerra toscano, prende forma la narrazione del delitto della Tassinaia di Vicchio, tra suggestioni contrastanti e tutto il fascino noir della Toscana oltre il verde dei campi e le rotondità delle colline.