Santino Tuzi aveva sollevato sospetti sulla caserma in cui lavorava. Aveva detto ai magistrati di aver visto entrare Serena Mollicone negli alloggi del comandante proprio il giorno della scomparsa. Non ha fatto in tempo a confermare quelle dichiarazioni. Muore con un colpo di pistola al petto. Il caso viene archiviato in fretta come suicidio. Gli elementi che non combaciano, però, sono tanti. La contro-inchiesta giornalistica mette in luce le carenze investigative e gli aspetti da approfondire. L'omicidio della studentessa di Arce fa da sfondo all'intrigo che porta alla morte del brigadiere Tuzi. Le nuove ipotesi che emergono riaprono i due casi e li fondono in un unico giallo.