Un laboratorio di emozioni in un carcere, nel reparto di Alta Sicurezza: storie di trasformazioni. Quante prigioni viviamo tutti i giorni intrappolati fra rimorsi e rimpianti, nelle maglie di problemi del passato, in sensi di colpa e in legami trasformati in legacci. Schiacciati dal peso di giudizi e pregiudizi, o vittime di ansie, preoccupazioni, dolori, o di quell'idea di perfezione che non ci abbandona. E così, schiavi di convinzioni e abitudini, ci allontaniamo dalla vita che desideriamo, condannati a ergastoli emotivi dal più severo dei giudici: noi stessi. Questo libro vuole essere quella luce che ti può aiutare a ritrovare la chiave, attraverso domande e riflessioni, per aprirti a nuove possibilità e passare dalla comprensione all'azione. Indipendentemente dalle circostanze abbiamo sempre la possibilità di scegliere. Ci si perde, ma ci si può ritrovare. Prefazione di Filippo Ongaro. Postfazione di Irene Testa.