La criminologia, di cui tanto si parla spesso in modo improprio, non ha in realtà uno statuto epistemologico. Si confonde Criminologia e Scienze Forensi, Criminologia e Investigazione, Criminologia e Criminalistica, Criminologia e Intelligence. Il libro, nato da una comune esperienza scientifica tra i due autori, tenta di inaugurare un percorso di studi logici ed epistemologici sul tema del crimine. Per rispettare questo approccio, si parte dal metodo della decostruzione proposto alla letteratura scientifica da Jacques Derrida e distingue la criminologia dell'individuo (antropologia psicologia e psichiatria) che si riferisce principalmente ai singoli casi criminali, dalla criminologia del soggetto (sociologia diritto e politologia) che riguarda principalmente le organizzazioni criminali. Tuttavia, questa distinzione non può considerarsi come una separazione. Piuttosto, sulla scia dell'insegnamento di Lacan, può essere considerata una separtizione, cioè la capacità di scomporre sintatticamente un problema senza perdere mai la sua unicità semantica. Introduzione di Simonetta Costanzo e Alfredo Bruno. Prefazione di Massimiliano Nisati.