«Un pomeriggio ho incontrato alcuni ragazzini che giocavano con delle pistole finte. Ciò che mi ha impressionato non è stato il gioco in sé, ma l'imitazione realistica del linguaggio e dello stile camorristico, tale da lasciar intravedere che quella cultura non era loro estranea, ma in qualche modo la respiravano, la assorbivano, probabilmente senza degli adulti capaci di essere per loro dei filtri sani». Nel nostro Paese, ormai senza distinzioni troppo significative tra Sud e Nord, le regole delle mafie impongono una pedagogia della violenza e dell'omertà e offrono ai giovani opportunità di apparente riscatto. Mimmo Battaglia, calabrese, arcivescovo di Napoli, in questo Breviario meridiano tratta della necessità di formare, accompagnare e sostenere un "esercito" di educatori, di maestri e di professori motivati, capaci di contrastare il modello educativo deviato delle mafie e incentivare un vero cambiamento nelle comunità.