Nella pratica clinico forense, l'accoglienza e l'ascolto di chi ha subito un reato, la neutralità e la correttezza del fare professionale sono temi imprescindibili per un intervento tecnico specialistico che possa garantire la tutela della vittima a protezione e prevenzione di una possibile vittimizzazione secondaria. Il volume raccoglie analisi e considerazioni di professionisti impegnati nel complesso dialogo tra la Psicologia clinico giuridica e il sistema Giustizia. Una riflessione sul tema della vittima e della sua condizione di vulnerabilità, un fenomeno multidimensionale che arriva al cuore della tematica stessa, intersecando il duplice aspetto vittima/giusto processo, senza sottovalutarne le diverse prospettive di analisi e i risvolti di criticità. Una lettura trasversale della figura della vittima, della sua posizione all'interno del processo penale e delle ferite che la stessa si trova ad affrontare per poter rielaborare i vissuti dolorosi con lo scopo di riappropriarsi di una nuova condizione esistenziale. Uno spazio di ricomposizione viene dedicato a traiettorie specifiche focalizzate su alcune espressioni fenomenologiche proprie della tematica vittimologica. Il volume si rivolge a studenti, magistrati, avvocate, psicologhe, operatori sociali e a tutte e tutti i professionisti che, a vario titolo, si trovano a dialogare nelle dinamiche tra vittime di reato e sistema penale.