La velocità dei cambiamenti è sotto gli occhi di tutti, rispondere ai bisogni altrettanto velocemente sembra diventata impresa ardua. L'ho già scritto: la rassegnazione non ci appartiene e non è convinzione solo nostra perché siamo forti di elementi suffragati dalla letteratura internazionale e dalla ricerca scientifica. Prima fra tutti è la convinzione della speranza, fattore terapeutico imprescindibile nei percorsi di recupero, e la certezza che la terapia residenziale di comunità sia ad oggi la vera risposta ai bisogni delle persone che si rivolgono a noi. Si assiste, di contro, a tentativi di mistificazione dei processi terapeutici con alternative alle comunità che altro non sono che prospettive di false speranze a chi vive una profonda sofferenza per sé e per le persone care che stanno loro attorno. ?Il riaffermare l'unicità e la capacità delle comunità di rispondere ai bisogni diventa fondamentale in un'ottica di responsabilità nella spesa del denaro pubblico e nella capacità di rispondere ai bisogni reali.