Fenomeno dall'altissimo costo sociale in termini di vite umane e di garanzia del diritto alla salute fisica e psichica, la pandemia da Covid-19 si è rivelata uno "specchio" della tenuta dei principi di eguaglianza e non discriminazione. Ha infatti amplificato le diseguaglianze sociali e, al contempo, ne ha generate di nuove. Tra i soggetti che più hanno subìto l'impatto negativo della pandemia sulle loro vite, figurano le persone con disabilità e quelle anziane non autosufficienti, i cui diritti umani sono stati violati con più frequenza e maggiore facilità, per la presenza di barriere istituzionali, ambientali e attitudinali, in gran parte diffuse già prima della pandemia, e che quest'ultima ha esacerbato. All'interno del volume, esperti del mondo della ricerca e dell'associazionismo rivolgono la propria attenzione al contesto nazionale, riflettendo sull'impatto prodotto dalla pandemia da Covid-19 sui diritti umani delle persone con disabilità, incentrando la propria analisi su stigma e istituzionalizzazione, accessibilità, discriminazioni multiple delle donne con disabilità, caregiving.