"Mi domando se possa definirsi sana, oppure desiderabile, una società in cui le carceri e i reparti di psichiatria scoppiano, segno che la malattia mentale e il disagio sociale, quasi sempre confusi fra loro, dilagano e confluiscono in quelle strutture mal attrezzate a contenere la devianza. Ad un certo punto della mia vita, ho visto negli occhi di chi vive l'istituzione totale i miei stessi sentimenti di rabbia, impotenza, frustrazione. La nostra storia, il nostro retroterra culturale e sociale erano completamente diversi, se non opposti, eppure i sentimenti erano gli stessi. Perché?"