Dopo la scomparsa del proprio compagno Loris, avvenuta cinque anni prima, Cesare prova a riempire il suo tempo coltivando gli hobby e le passioni di sempre, ma la sofferenza per il lutto è ancora troppo viva. Inevitabile, quindi, per il protagonista rifugiarsi nei ricordi indelebili del grande amore vissuto e, più in generale, della propria vita ripercorrendola sin dall'infanzia. A differenza del precedente libro, nel quale Cesare raccontava gli splendidi anni trascorsi insieme a Loris, stavolta è il passato più remoto a diventare protagonista. Con la consueta sensibilità e passione, l'autore si svela ai lettori nella sua intimità, narrando cosa significasse scoprirsi omosessuale negli anni sessanta/settanta. Il risultato è un insieme di sentimenti, emozioni, turbamenti ed esperienze, alcune delle quali davvero sorprendenti, che accompagneranno il protagonista fino all'incontro con l'uomo che diventerà l'amore della propria vita.