Il volume nasce dalla necessità di ritrovare qualcosa di speciale, da troppo tempo caduto nell'oblio, all'interno delle chiese romaniche, ovvero il simbolismo più profondo che i primi cristiani attribuivano alla luce, in particolare nel giorno di Pasqua o in momenti come l'alba e il tramonto dell'equinozio di primavera e dei solstizi. Di tutte le chiese misurate ne vengono presentate e documentate 44 che presentano illuminazioni particolari, quasi tutte scoperte dall'autore. Qui i fasci luminosi che rischiarano i luoghi più sacri come la cripta, l'altare e la zona absidale della chiesa, simboleggiano la presenza tangibile del Cristo nel tempio a lui dedicato: il luogo dove Dio incontra l'Uomo.