Lo Stato Normanno di Sicilia, fu considerato dagli Stati contemporanei, uno dei più forti, più ordinati e più ricchi Regni Europei del XII Secolo, insieme al Regno di Inghilterra dove dopo la conquista del 1066 governarono i Re Normanni Drengot, cugini e parenti dei nostri Normanni del Sud. Il Regno di Sicilia era anche considerato come l'incarnazione del Buon Governo per l'eccellenza e la lungimiranza dei suoi legislatori normanni che nella creazione delle leggi si rapportarono sapientemente al diritto romanico giustinianeo e al cesarismo di Carlo Magno. Federico II fu il vero erede ed il grande continuatore della "civilizzazione normanna" e della "Koinè Mediterranea" creata dai suoi predecessori normanni, tanto che nell'organizzazione e nel governo del suo Stato Normanno-Svevo egli vi trasfuse le sue elevate concezioni politiche, i suoi ideali ed il suo enorme talento che precorsero i tempi, nel tentativo di fare uno Stato Modello per l'Impero tanto da elevare e indirizzare la visione e la funzione storica della Monarchia Siciliana verso caratteristiche ecumeniche e salienti aspetti di forte respiro Europeo ed Universale.