Bigoudì ha tutto quello che potrebbe desiderare: vive in un palazzo megagalattico, la sua vita è scandita da piacevoli appuntamenti quotidiani, ma soprattutto ha lui, il suo bibbi bello, il suo babà al rum, il suo cagnolino Alfonso. Quando una mattina lo trova sul tappeto addormentato per sempre, Bigoudì viene travolta da un dolore spaventoso quanto l'amore per lui: piange al cinema, per la strada, dal dentista, davanti alla tv con una sua foto sul divano. Bigoudì non vuole più rischiare di soffrire così, perciò decide di isolarsi da tutti e tutto. Non c'è nulla che potrebbe farla cambiare idea. O forse sì? Un albo dolcemente ironico sull'amore e il dolore della perdita, del lutto, che ci insegna che anche quando siamo disperati, può sempre succedere qualcosa di nuovo. Età di lettura: da 7 anni.