Parlare di prossimità in tempo di pandemia da covid-19, mentre viene chiesto tassativamente un adeguato distanziamento sociale, appare un paradosso che provoca a riflettere sul bisogno presente in ogni persona umana di vivere relazioni di prossimità, di incontro, non di distanziamento. Nelle riflessioni proposte in questo testo è costantemente presente l'esempio di Francesco d'Assisi, il "fratello minore" che, alla scuola del vangelo della prossimità di Dio, impara a farsi prossimo ad ogni uomo e ad ogni donna. Non si domanda chi sia il suo prossimo, se abbia diritto alla prossimità, ma si fa vicino a tutti. La prossimità diventa così la forma della fede in Gesù Cristo, da riconoscere presente in ogni fratello e sorella.