Nella bimillenaria vicenda cristiana, il fenomeno della pietà popolare è ricorrente fin dai primi secoli. Negli ultimi decenni la cultura cattolica prova a comprendere le manifestazioni variegate di questa "religio domestica" come ricchezza, e le mediazioni popolari come modalità d'incarnazione e d'inculturazione della Parola nella vita umana. Anche nel contesto meridionale, il perdurare di forme diffuse e tradizionali di religiosità popolare - principalmente legate alle processioni, ai pellegrinaggi, alla Settimana Santa e della Passione, alle devozioni mariane e al culto dei santi, alle loro raffigurazioni artistiche, alla festa patronale e alla pratica dei voti - ripropone ciclicamente il suo universo simbolico e valoriale come manifestazione religiosa e provocazione ecclesiale, specie laddove l'espressione della gestualità, dei sensi e della sensibilità personale nell'atto comunicativo della fede sembra contestare la funzione "un po' ingessata" del rito liturgico.