Come il titolo stesso ci svela, l'autrice è divisa tra due terre, le dolci colline del Belgio e un'isola nel Mediterraneo dove la figlia, Dorothée, ha deciso di abitare, l'Elba, terza isola italiana. Quindi da una parte abbiamo la lacerazione per la distanza dalla figlia e dall'altra il farsene piano piano una ragione riconoscendo e compenetrandosi, a sua volta, con la bellezza e la forza di questo nuovo luogo, questa isola dove la figlia ha costruito la sua nuova casa, la sua propria famiglia. In queste poesie si rinnova qualcosa di antico, il mito è presente, siamo al cospetto di sentimenti ancestrali che ci svelano attraverso il 'sentire' di due donne, una, madre e l'altra, figlia, un processo di crescita e di evoluzione per entrambe.