"Ad una prima lettura le poesie di Marco lasciano una struggente scia che fa pensare che l'autore, sensibilissimo, reagisca al passaggio volante di una piuma, all'infrangersi dei cavalloni sulla scogliera, al miagolio familiare di un micetto. Luca, acqua, fiori, cani, alberi, usignoli, farfalle, cicale... sono una girandola di elementi che si innalza verso un canzoniere che è, insomma, un pensiero creativo. Ecco: in Marco ci troviamo di fronte a poesie che nella loro diversità conservano una singolare spontaneità e originalità di sentimenti, sensazioni, sofferenze e ansie". (Renato Merlino)