Il volume costituisce la sintetica ricostruzione del percorso che ha condotto alle attuali difficoltà politico-costituzionali italiane e offre analisi e riflessioni basate su un'interpretazione realistica, tesa a verificare lo svilupparsi dei fenomeni e solidamente vincolata alla prospettiva del costituzionalismo democratico. In un simile contesto, dove la via d'uscita pare essere quella dell'emergenza per non decidere o del riferimento agli organi costituzionali di garanzia, si conferma un ipercinetismo elettorale compulsivo non rilevabile in altri ordinamenti liberaldemocratici consolidati, mentre continua a venire trascurato il tema strategico della democrazia infrapartitica e della regolazione dei costi della politica, che potrebbe invece rivitalizzare il circuito democratico. Il referendum costituzionale del settembre 2020 ha confermato la riduzione del numero dei parlamentari, ma senza la indispensabile nuova legge elettorale, da un lato, e l'incremento dell'iniziativa legislativa popolare precedentemente prospettata, dall'altro. Si tratta della certificazione che l'emergenza politica, coperta da quella sanitaria, favorisce gli spostamenti tattici e gli "annusamenti" relativi, ma mette in sempre più sotto sforzo la complessiva costruzione costituzionale, in un periodo che prefigura i pericoli della crisi societaria. Viene confermata, tuttavia, l'impostazione che, in epoche oscure, l'orientamento si mantiene seguendo in maniera costante la stella polare del costituzionalismo.