Si procede, storia dopo storia, dentro alle immagini di una Berlino che Kohlhaase conosce a menadito e di cui riesce a restituire il sound, l'odore e le inflessioni. Dentro questi racconti, che letti uno dopo l'altro appaiono come un romanzo, troviamo la DDR, il nazismo, la capitolazione della Germania, il dopoguerra, ma tutto procede attraverso il racconto di vite minime, in una sorta di estetica del quotidiano in equilibrio fra microstoria e macrostoria. Tredici short stories, avvolgenti come il fuoco in una notte d'inverno, che si muovono con passo deciso andando a scavare dentro il lato più profondo e nascosto dell'animo umano.